Roberto Colombero, presidente dell’ Uncem Piemonte, e Marco Bissone, presidente dell’Uncem Nazionale, affermano in una nota che: “il fatto che il Frecciarossa Milano-Torino-Lione-Parigi, appena attivato, non fermi in Val di Susa non è sostenibile. In un territorio già oggetto di mille scontri per via di treni e tunnel, una fermata a Bardonecchia o Oulx sarebbe un segnale di attenzione decisivo. Capace di ridefinire percorsi e rapporti delle imprese con i territori. Il Frecciarossa 9292 ferma a Modane. E perché non si ferma sulle Alpi italiane?”
Proseguono i due referenti Uncem: “Crediamo che Trenitalia deve modificare con urgenza gli orari per fermarsi in valle. Così come sarebbe necessario che la società investa su quelli che, con parti della politica inesperti e disattente, sono stati definiti ‘rami secchi’. Ovvero le ferrovie chiuse e sospese. Al posto di fare solo qualche treno storico, investa sul trasporto pubblico locale. Metta al centro le ferrovie dei territori nel contratto di servizio che firma con la Regione Piemonte. Finora troppe disattenzioni hanno penalizzato pendolari e pure la transizione ecologica, che vede nel ferro asse centrale. Mentre la Lombardia già investe concretamente sull’idrogeno, Trenitalia qui dimentica i territori. Vogliamo sperare sia solo una svista passeggera”.