La storia di Malika Chalhy ha un nuovo capitolo dopo la foto in Mercedes. La 22enne, cacciata di casa dai genitori “perché lesbica”, ha fatto il giro di media e TV. Un episodio che è stato usato come ariete per spingere ulteriormente il Ddl Zan.

Una storia che, da subito, scricchiolava. La famiglia, di origini arabe, ha detto da subito che il caso era stato montato dalla stessa Malika. Online, soprattutto nei canali contro il Dddl Zan, hanno creato sospetti anche le più raccolte fondi intestate dalla cugina alla stessa Malika.

A creare il caso è stata una stories, pubblicata su Instagram da Malika. Mentre è alla guida di bordo di una Mercedes nuova di pacca. E’ stata pubblicata dalla sorella di Tommaso Zorzi, opinionista e influencer omosessuale.

Le raccolte fondi per Malika (e la Mercedes nuova)

Le raccolte fondi intestate alla cugina sono andate benone per Malika: una ha raccolto 140.000euro, l’altra 11.500 euro. La destinataria è sempre la cugina di Malika. Questi soldi sono stati dati (in buonafede) per aiutare la giovane a rifarsi una vita. Per “pagare avvocato e supporto psicologico”. Quando qualcuno gli ha fatto notare che la somma fosse alta, Malika ha sempre raccontato di voler dare il surplus in beneficenza.

Ecco quindi il motivo del polverone. Dopo mille trasmissioni televisive (come Le Iene), dopo tantissime interviste… le serviva una Mercedes per riconquistare la libertà? E perchè a chi gli ha fatto delle domande ha mentito, dicendo che fosse della fidanzata “benestante”? E se ha un lavoro in fabbrica e una fidanzata benestante.. cosa le serviva una raccolta fondi?

Sono queste le domande che rimbalzano in rete. La sensazione di tanti donatori è di essere stati fregati. Vedremo cosa verrà fatto con i soldi che ha ricevuto. Magari questa ennesima macchia su questa storia farà sì che qualcosa andrà davvero in beneficenza. Ha anche un agente e prende soldi dalle ospitate in TV, come dichiarato in una intervista a Selvaggia Lucarelli su TPI.

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