Il rumore di chi mastica per alcune persone è insopportabile, a tal punto da spingerle ad allontanarsi da chi sta mangiando. Chi ne soffre non vive semplicemente una sensazione di fastidio, ma soffre di un vero e proprio malessere, che talvolta sfocia in rabbia e reazioni violente. Il disturbo da cui sono affette queste persone si chiama “misofonia”, che letteralmente significa “odio per il suono”. Una condizione che porta a non sopportare alcuni tipi di rumore, non necessariamente legati alla masticazione (anche se è il caso più ricorrente).
Gli studi sulla Misofonia sono recenti, risalgono appena al 2000. La condizione non è quindi molto conosciuta e ci sono ancora poche informazioni in letteratura scientifica per spiegarla e per diagnosticarla. Gli scienziati però hanno una nuova ipotesi su cosa scateni queste reazioni.
Misofonia, gli studi
E’ stato fatto ascoltare un rumore fastidioso ad alcune persone con Misofonia. Un rumore che era stato definito dagli stessi tra i più “fastidiosi”. Durante la prova, alle scansioni cerebrali, c’è stata una iperattivazione dell’area cerebrale.
Gli esperti attribuiscono questa insofferenza al sistema dei neuroni specchio. I neuroni specchio sono una classe di neuroni che si attivano sia quando si compie un’azione (con la mano o con la bocca), sia quando la si osserva mentre è compiuta da altri.
In chi soffre di misofonia, l’attivazione dei neuroni specchio creerebbe un “senso di urgenza”. Questa sensazione è quindi involontaria, creata dal proprio organismo come troppo immedesimato nel suono che sente. I neuroni specchio però possono essere allenati. Quindi se la ricerca verrà confermata, si potrebbero cercare dei modi per alleviare una parte del fastidio percepito.