La 30enne moldava, residente a Chivasso, Cristina Toncu, morì lo scorso agosto a Chisinau, la capitale della Moldavia. Il tragico evento dopo aver tentato una fecondazione assistita. Secondo l’autopsia la morte arrivò per Covid 19.

A sostenere questa tesi è il medico legale che ha eseguito l’esame autoptico sul corpo per conto della procura locale, che ha aperto un’inchiesta sull’accaduto. Il referto è arrivato 13 settimane dopo l’evento.

I famigliari si oppongono a questa conclusione e, tramite l’avvocato Sorina Arnaut, hanno immediatamente disposto una contro-perizia.

Il legale ha così dichiarato che: “le conclusioni di questo rapporto a nostro avviso sono distorte e aberranti. Chiedo che i membri della commissione siano imparziali e professionali nel giudicare questo caso”.

Il 26 agosto Toncu era stata sottoposta a tampone, risultato negativo. Per questo nessuno aveva mai avuto comunicazioni di restrizioni a causa del covid.

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