È con sommo dispiacere che apprendiamo, da alcune dichiarazioni video circolanti sui social, della piega smaccatamente politica e spudoratamente utilitaristica che sta prendendo la manifestazione che avrà luogo il 18 dicembre a Torino. E che si arroga il diritto di essere la capofila nazionale dei gruppi del dissenso.

A fronte di ciò tutti i gruppi, e sono la maggioranza, che non si riconoscono in questa iniziativa faziosa e soggetta a rischio di strumentalizzazioni esterne forse già in atto, si dissociano dall’evento principale e politicamente allineato. Per portare avanti iniziative benefiche e di dissenso volte ad aggregare la piazza senza imporre una particolare bandiera e senza utilizzarle come bacino elettorale.

“La piazza è del popolo che deve ritrovare la sua unità ed identità al fine di porre in essere azioni concrete dirette ad aiutare il nostro Paese, l’Italia, deve tornare a splendere e rifiorire, in armonia” queste le parole di una rappresentante del popolo no green-pass Federica Pattarino.

“Ogni manifestazione di piazza deve essere svolta nell’interesse della collettività e dei singoli cittadini. Con visione d’insieme, onestà, trasparenza, passione, competenza e professionalità”. Aggiunge un altro pioniere delle manifestazioni del sabato di Piazza Castello Galgano Palaferri.

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