La commissione avrà il compito non solo di programmare le attività, ma anche di monitorare il percorso che la Regione ha deciso di intraprendere lo scorso dicembre, quando ha approvato la delibera sull’autonomia differenziata. Alla base di tutto questo processo vi è l’esigenza di superare gli ostacoli costituiti dall’ingerenza di altri soggetti in quelle che dovrebbero essere scelte dirette in favore dei territori. Un esempio su tutti è dato dalle forti difficoltà nel rapporto tra Stato e Regioni emerse durante l’emergenza Covid.

Dalla sanità, all’istruzione, ai trasporti, ambiti fondamentali per lo sviluppo in chiave sussidiaria della Regione verranno gestiti in modo autonomo. E la volontà di avere uno strumento diverso dalla Prima commissione Bilancio in cui poter trattare questioni che meritano un tale livello di approfondimento nasce proprio dalla necessità di voler lavorare in maniera più puntuale e continuativa. La nuova commissione si occuperà non solo di autonomia in senso stretto, ma anche di affari costituzionali, federalismo, Enti Locali, Comunità di lavoro Regio Insubrica, che promuove la cooperazione transfrontaliera nella regione italo-svizzera, e frontalierato, affinché gli indirizzi e i programmi, anche interregionali, della Regione possano trovare attuazione concreta da parte dei Comuni.

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