Approvato ieri, 31 Marzo 2021, il nuovo decreto da parte del consiglio dei ministri. Le misure sono di contenimento del Covid 19, saranno valide dal 7 al 30 Aprile. L’Italia rimane in lockdown soft almeno fino a Maggio (lo avevamo anticipato qui). Il testo definitivo non è stato comunque ancora pubblicato sulla gazzetta ufficiale.
L’unica concessione eventuale al lockdown si avrà in caso di dati particolarmente convincenti, incrociando i dati dei contagi e dei vaccini. Allentando così le misure verso la linea gialla.
Il nuovo decreto
Il nuovo decreto quindi prevede la proroga fino al 30 Aprile del decreto del presidente del Consiglio del 2 Marzo e di alcune misure già previste dal decreto-legge 13 marzo 2021, n. 30. la proroga riguarda:
• l’applicazione nelle zone gialle delle misure della zona arancione;
• l’estensione delle misure previste per la zona rossa in caso di particolare incidenza di contagi (superiori a 250 casi ogni 100mila abitanti e nelle aree con circolazione delle varianti) sia con ordinanza del Ministro della salute che con provvedimento dei Presidenti delle Regioni;
• la possibilità, nella zona arancione, di uno spostamento giornaliero verso una sola abitazione privata abitata in ambito comunale.
Il testo prevede la possibilità entro il 30 aprile di apportare modifiche alle misure adottate attraverso specifiche deliberazioni del Consiglio dei Ministri.
Per quanto riguarda la scuola, dal 7 al 30 Aprile saranno garantite in presenza le lezioni su tutto il territorio nazionale per:
- I servizi educativi per l’infanzia e della scuola dell’infanzia,
- L’attività didattica del primo ciclo di istruzione e del primo anno della scuola secondaria di primo grado.
- Per i successivi gradi di istruzione è confermato lo svolgimento delle attività in presenza dal 50% al 75% della popolazione studentesca in zona arancione mentre in zona rossa le relative attività si svolgono a distanza, garantendo comunque la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
Sui vaccini
Sul fronte vaccini, il decreto esclude la responsabilità penale del personale sia medico che sanitario, incaricato alla somministrazione del vaccino anti Covid.
Per i delitti di omicidio colposo e di lesioni personali colpose commessi nel periodo emergenziale, allorché le vaccinazioni siano effettuate in conformità alle indicazioni contenute nel provvedimento di autorizzazione all’immissione in commercio e alle circolari pubblicate sul sito istituzionale del Ministero della salute relative.
Il decreto introduce disposizioni volte ad assicurare l’assolvimento dell’obbligo vaccinale da parte del personale medico e sanitario.
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