Non solo cocaina e marijuana. La scorsa settimana gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato due pusher di sostanze stupefacenti “alternative”.
Il primo episodio risale a giovedì mattina. Si tratta di un cittadino marocchino di 27 anni, fermato all’interno del Parco Sempione. I poliziotti scoprono che l’uomo ha occultato all’interno dei boxer una scatolina porta lenti, al cui interno sono custoditi alcuni frammenti di sostanza crack e 9 pastiglie di un farmaco ad attività sedativa, mancanti della prescrizione medica. Un ulteriore controllo viene effettuato presso l’abitazione del ventisettenne. Numerosi i blister rinvenuti in diversi angoli della casa, per un totale di 250 pasticche. Lo straniero, con precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio, è stato arrestato dalla Squadra Volante per detenzione di sostanza stupefacente.
Un arresto anche per gli agenti del commissariato Dora Vanchiglia. Venerdì mattina due soggetti si incontrano in corso XII Febbraio per una compravendita di boccette di metadone. Fermati dai poliziotti, vengono entrambi perquisiti. La borsa del pusher, cittadino italiano di 53 anni, nasconde 5 flaconi di metadone da 80 mg, tutti con l’etichetta strappata in parte e annerita per nasconderne il nominativo.
Da ulteriori accertamenti gli agenti scoprono che l’uomo non è nuovo a reati inerenti al possesso illegale di metadone in quanto era stato già deferito all’Autorità Giudiziaria ad aprile di quest’anno. Il cinquantatreenne è stato arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti mentre l’acquirente deferito per favoreggiamento. Entrambi denunciati per ricettazione.