“Rivoli ha intitolato diversi anni fa uno dei giardini pubblici più importanti della Città alla memoria di Stefano e Virgilio Mattei. Uccisi il 16 aprile del 1973 in un rogo appiccato nel loro appartamento da militanti di sinistra. “Stefano aveva 22 anni, Virgilio solo 8. La loro colpa era quella di essere figli di Mario Mattei, segretario della locale sezione del Msi. Vero obbiettivo dell’attentato” ha spiegato Matteo Rossino di Torino Tricolore. “Di notte almeno tre esponenti di Potere Operaio, tra cui Achille Lollo, diedero fuoco alla porta di ingresso dell’appartamento della famiglia Mattei. Stefano e Virgilio non riuscirono ad uscire di casa per tempo e morirono bruciati e soffocati.”
“Il rogo di Primavalle – ha proseguito Rossino – è stato uno degli atti più efferati degli ‘anni di piombo’ e dell’odio antifascista. Che non può e non deve essere dimenticato. Qualche settimana fa in un articolo apparso su alcune testate giornalistiche avevo letto che un’associazione locale, ‘L’Obelisco’, aveva segnalato al Comune di Rivoli che le targhe dei giardini dedicati ai Mattei dovevano essere sostituite perché danneggiate e illeggibili. Apprendevo così dell’esistenza di uno spazio pubblico dedicato alle vittime del rogo di Primavalle ed ho ritenuto indispensabile organizzare una commemorazione. Che ho peraltro in mente di riproporre ogni anno, affinché non si dimentichi quanto avvenuto quel maledetto 16 aprile del ’73. Bisogna ricordare perché certe cose non accadano più e questo odio venga finalmente, dopo anni, condannato nettamente dalle istituzioni”.