Diventano una trentina le scuole occupate a Torino e negli altri comuni dell’area metropolitana.
“Stiamo ricostruendo la scuola dal basso, non abbiamo fiducia in un ministero che non ci ascolta. Non abbiamo più niente da perdere”, si legge sulle pagine Facebook dei movimenti studenteschi.

Alle scuole già occupate nelle scorse settimane, in seguito alla protesta per la morte a Udine dello studente 18enne in stage Lorenzo Parelli e a quella nelle marche del 16enne Giuseppe, questa mattina si sono aggiunte Giordano Bruno, Volta, Curie Vittorini, Santorre di Santarosa, Copernico-Luxembourg, Norberto Rosa, Peano, Boselli e Cavour.

Annunciata per venerdì una nuova manifestazione, che dovrebbe seguire il percorso dell’ultima, ovvero ritrovo in piazza XVIII Dicembre e conclusione al Campus Einaudi.

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