E’ stata discussa oggi l’interpellanza sui controviali ai 20km/h a prima firma la Consigliera Federica Scanderebech, che dichiara: “A testimonianza della totale incapacità ed improvvisazione di questa amministrazione nell’aver emanato l’ordinanza che prevede i controviali ai 20 km/h è evidente dalla non risposta alla mia interpellanza nel merito. Non ci è dato sapere ai firmatari dell’interpellanza e alla cittadinanza quanto costa attuare il provvedimento, se siano fondi comunali o statali, se sia vero che sia circa 2,5 milioni di euro lo stanziamento necessario; quale sia il cronoprogramma degli interventi e la segnaletica specifica da applicare in strada; quali siano le sanzioni per la non applicazione. Insomma, non ho davvero avuto alcuna risposta”.
Continua Scanderebech: “Sarà probabilmente un limite mio ma penso che ogni azione debba avere un piano di fattibilità, un cronoprogramma, una copertura economica, un percorso partecipato e studiato nel tempo, vedo solo improvvisazione ed incapacità, oltre a una totale strumentalizzazione di una pandemia mondiale per legittimare le idee politiche di una parte. Tale iniziativa arriva poi a fine mandato, spacciando il provvedimento come temporaneo per attenuare la reazione della quasi totalità della città, che si dichiara esausta, nauseata e demoralizzata, del tutto contraria a questa ordinanza, ciclisti compresi. L’assessora Lapietra stessa in seconda commissione ha ammesso che tale ordinanza non sia volta ad aiutare il commercio e prioritariamente il contenimento dei virus, bensì un’azione definitiva, allora perché si è aspettato 4 anni di mandato, in un momento di totale confusione?”.
Incalza Scanderebech: “L’unico dato che oggi abbiamo ricevuto è che i cittadini verranno vessati con accertamenti su strada qualora non rispettino i limiti inflitti dall’ordinanza, infatti, non si è per nulla dichiarato che questo non sarà previsto e nulla è dato sapere sull’entità delle sanzioni. Altro elemento è l’impatto sull’inquinamento: questa amministrazione ha studiato l’incidenza e l’aumento del traffico e dell’inquinamento di tutti gli automobilisti che si riverseranno sui viali centrali della città?”
Aggiunge Scanderebech: “Sia ben chiaro, non sono del tutto contraria alle pedonalizzazioni e alle piste ciclabili, ma tutto deve avere un senso e una progettualità. Le ultime due piste ciclabili di Via Nizza e Corso Matteotti, solo per citarne due, sono del tutto pericolose sia per i ciclisti che per gli automobilisti. Perché la città prioritariamente non pensa a mettere in sicurezza le piste ciclabili già esistenti e gli ostacoli ancora presenti? Perché la città non prevede prioritariamente di mettere in sicurezza i cittadini che si vogliano muovere in monopattino, avendo Torino il primato italiano della città col numero più alto di incidenti sulla mobilità in monopattino?”
Conclude Scanderebech: “Queste sciagurate e improvvisate iniziative dell’amministrazione non fanno altro che demonizzare esclusivamente gli automobilisti che per esigenza o scelta si trovano a dover usare l’auto privata, e non aiutano invece la viabilità generale, né l’inquinamento né la sicurezza della città. Si parla tanto di bomba sociale, spaventando i cittadini e riversando le responsabilità su di loro, poi magari si pensa di rialzare l’economia prevedendo i controviali ai 20km/h, anziché stanziare i fondi, che occorrono per realizzare ciò, per emanare un bando a sostegno delle microimprese in difficoltà, come ad esempio ha fatto il Comune di Rivoli. Mi opporrò a tale ordinanza con tutti gli strumenti a disposizione e ho già presentato una mozione per richiedere la sospensione immediata di tale nefando provvedimento”.