Antonio Borrini, consigliere comunale di Settimo Torinese e in prima linea contro il green pass, questa mattina ha scoperto di essere stato censurato da facebook.

Continua così la piattaforma (privata) social più usata al mondo a creare polemiche. “Avevo già espresso solidarietà a Trump, a CasaPound e a tutti quelli censurati dalla piattaforma”, puntualizza Borrini. “E’ assurdo che un ente privato possa scegliere unilateralmente cosa si possa dire o no. Io sono stato democraticamente eletto e le mie attività devono poter essere condivise col mondo. Se ciò che dico violasse la legge, sarebbe un tribunale a giudicarmi, non una piattaforma”.

La motivazione della censura, secondo Borrini, sono le moltissime attività contro il Green Pass. Solo la scorsa settimana infatti ha protocollato una denuncia contro Draghi per lo stato di emergenza. Ne avevamo parlato qui.

“Ho fatto ricorso sulla piattaforma” – conclude Borrini. – “Intanto ho invitato tutti i miei follower a seguirmi su telegram. Per fortuna qualche spazio per comunicare non censurato esiste… Mi auguro che il mio ricorso sia approvato da facebook. Anche perchè non c’è alcuna motivazione. Sarebbe una cosa gravissima tappare la bocca, senza un motivo dichiarato, a un consigliere comunale di una città italiana”.

Il rischio è che si falsa anche la propaganda (ed eventualmente la competizione) elettorale, secondo Borrini. In passato proprio CasaPound ha vinto in tribunale contro la censura della piattaforma, condannata a ripristinare i contenuti e a pagare le spese legali. “Sono pronto ad andare fino in fondo”, promette Antonio Borrini.

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