24 esponenti di Fratelli d’Italia hanno richiesto alla leader Giorgia Meloni di rivedere le sue posizioni ed idee nei confronti del nascente Governo Draghi.

La Meloni per ora sta mantenendo la linea presa nelle immediate ore successive alla consegna dell’incarico all’ex direttore della BCE. Ma le pressioni sono forti e si stanno facendo sentire, soprattutto dagli ex AN. Che evidentemente non hanno abbandonato la parte più liberale e Finiana che li possiede. Tra di loro quelli più attivi sul fronte pro-Draghi ci sono Storace (ancora facente parte del partito). La Beccalossi (indipendente dal 2018 e ora facente parte di Rifare Italia). Landolfi (ritiratosi nel 2013 dalla politica), che addirittura commenta dicendo che “non appoggiare Draghi è un suicidio politico, è portare i voti nel frigo”.

Le posizioni di Fratelli d’Italia su Meloni e Draghi

Rifare Italia invece, con un comunicato, accusa Fratelli d’Italia di fuggire alle proprie responsabilità non aprendo un dialogo col nuovo governo e di non dimostrarsi culturalmente patriottici.
Non tardano però le risposte dei sostenitori della leader, come Guido Crosetto che afferma “veramente qualcuno preferirebbe che non ci fosse nessuna opposizione parlamentare? Qualsiasi governo vorrebbe avere un’opposizione così”. Storace risponde prontamente che se FdI avesse aderito, l’opposizione sarebbe stata a sinistra.

Anche la Santanchè si espone dicendo che andare all’opposizione in questo momento è sinonimo di coerenza dato che non vogliono scendere a patti con i 5stelle, PD e IV.

Sovranisti o liberali

È forse giunta l’ora che coloro che si considerano sovranisti, inizino a fare i sovranisti sul serio. Proteggendo l’interesse nazionale. E che i criptoliberali si liberino di un’etichetta di cui si sono appropriati e parlino sinceramente al proprio elettorato prendendosi le proprie responsabilità politiche.

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