18 maggio 1978, Eddy Merckx, all’anagrafe Édouard Louis Joseph Merckx, dopo una lunghissima carriera professionista dal 1965 al 1978, decide di ritirarsi. Considerato da molti il più forte ciclista di tutti i tempi, il belga, era soprannominato il Cannibale per la sua voglia di vincere sempre e non lasciare nulla agli avversari.

È uno dei sette ciclisti ad aver conquistato tutti i tre grandi Giri, e l’unico ad essere riuscito a realizzare l’accoppiata Giro-Tour per tre volte (1970, 1972 e 1974); inoltre è l’unico ad aver aggiunto ai tre Grandi Giri la vittoria del Giro di Svizzera, considerato la quarta corsa a tappe per importanza. Nel 1974 vinse, nella stessa stagione, Giro d’Italia, Tour de France e campionato mondiale su strada: soltanto l’irlandese Stephen Roche, nel 1987, è riuscito ad eguagliarlo. È anche uno dei tre corridori ad essere riuscito ad imporsi in tutte le cinque classiche monumento e l’unico ad averle vinte tutte almeno due volte. Al Tour detiene il record di tappe vinte in totale (34) e in una sola edizione (8), e il maggior numero di maglie gialle (111); al Giro vinse invece 25 tappe e vestì di rosa per 77 volte, anche quest’ultimo è un record.

Per avere un’idea di che cosa è stato Eddy Merckx per il ciclismo basta guardare al suo inarrivabile palmarès: in 1800 corse su strada, Merckx ha riportato 525 vittorie, di cui 445 tra i professionisti, 57 tra i dilettanti, e le restanti nelle varie categorie giovanili. Jacques Goddet, storico patron del Tour de France, indicò Fausto Coppi come «il più grande» ed Eddy Merckx come «il più forte» ciclista di sempre.

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