Il nome di Gino Strada evoca immediatamente immagini di fronti di guerra, sale operatorie improvvisate e un’instancabile dedizione all’aiuto umanitario. La sua figura, fondatore di Emergency, è senza dubbio una delle più polarizzanti degli ultimi decenni italiani. A Rivoli, nel Consiglio comunale dello scorso 30 ottobre 2025, questa polarizzazione si è manifestata con forza durante la discussione sulla mozione per intitolare uno spazio pubblico al medico chirurgo.
L’approvazione della mozione ha visto la netta opposizione del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia (composto da Valerio Calosso, Vincenzo Vozzo e Federico Depetris), i cui membri hanno espresso rispetto per l’uomo e il medico, ma profonda distanza dalle sue prese di posizione politiche e dalla sua visione del mondo. Un dibattito che va oltre la semplice intitolazione, toccando temi sensibili come l’immigrazione e il concetto stesso di frontiere.
Un Utopista per FdI
Nel corso del suo intervento in aula, il consigliere comunale Federico Depetris ha ribadito la stima personale verso Gino Strada per il suo impegno nelle aree più martoriate del pianeta: «Degno di lode il suo grande impegno nei territori più difficili del pianeta cercando di portare aiuto ai più fragili ed a coloro che subivano sulla loro pelle tutte le difficoltà della guerra e della povertà».
Eppure, proprio su questa lodevole azione, si innesta la critica politica.
Il Confine Sottile tra Utopia e Realtà
Secondo Fratelli d’Italia, il punto di rottura risiede nella visione di «mondo utopico senza frontiere» che Strada avrebbe immaginato. Una concezione che, a detta dei consiglieri, favorirebbe l’idea di «masse sradicate in continuo movimento», un modello di società che il partito non intende promuovere.
ONG e Rotte del Mediterraneo: Il Contesto Politico di Emergency
Il gruppo di minoranza ha puntato i riflettori sull’attività di Emergency e delle altre ONG nel Mar Mediterraneo. L’associazione fondata da Gino Strada, infatti, è attivamente impegnata con i migranti che tentano la traversata verso l’Europa.
Questa attività, pur nascendo da un principio umanitario, viene vista da Fratelli d’Italia come un incentivo indiretto all’immigrazione illegale e, di conseguenza, un favoreggiamento all’attività dei trafficanti di esseri umani. «Le azioni di Emergency e delle altre ONG… favoriscono l’attività dei nuovi commercianti di schiavi», ha tuonato Depetris, richiamando una posizione critica e diffusa su tale operato.
Politiche di Accoglienza e “Remigrazione”
Il voto contrario del partito si è poi trasformato in un’occasione per ribadire la propria linea in tema di immigrazione. Il consigliere Depetris ha concluso il suo intervento sottolineando che le attuali «politiche dell’accoglienza indiscriminata e delle frontiere aperte sono un fallimento». È stato lanciato un chiaro appello alla necessità di attuare politiche di “remigrazione” per coloro che si trovano in Italia e in Europa senza concrete prospettive future.
L’intitolazione, dunque, è stata interpretata non come un semplice omaggio al medico, ma come l’endorsement di una specifica visione politica: «Se con questa mozione si intende celebrare un paladino dell’immigrazione incontrollata… lo farete senza il nostro voto».






































