La petizione lanciata da CasaPound Italia sulla piattaforma Change.org è stata rimossa dopo appena 24 ore. L’iniziativa, che riguardava il tema della remigrazione, è stata considerata in contrasto con le policy del sito. La decisione ha scatenato polemiche, con l’organizzazione che accusa di censura e di voler silenziare il dibattito su un argomento di grande attualità.

CasaPound: “Non ci fermeranno, porteremo la battaglia in piazza”

Prima la censura sui social network, poi i divieti di manifestare, ora persino la raccolta firme online viene bloccata”, ha dichiarato un portavoce di CasaPound. “Nonostante tutto, non ci fermeranno. Troveremo altri modi per far sentire la nostra voce e lo faremo ancora più forte”. L’organizzazione ha annunciato che rafforzerà la sua presenza nelle piazze, portando avanti la battaglia politica sulla remigrazione.

Immigrazione al centro del dibattito: la risposta di CasaPound

Il tema dell’immigrazione è oggi uno dei più discussi in Europa e non solo. CasaPound sostiene che la remigrazione sia una soluzione necessaria per affrontare le sfide legate all’accoglienza e all’integrazione. “È una battaglia sacrosanta, che riguarda il futuro del nostro Paese”, ha aggiunto il portavoce.

Gazebo in tutta Italia il 15 e 16 febbraio

Per dare continuità alla campagna, CasaPound ha annunciato una serie di iniziative pubbliche. I primi gazebo saranno allestiti in tutta Italia il 15 e 16 febbraio, dove i volontari raccoglieranno firme e informeranno i cittadini sulla proposta di remigrazione. “Sarà un’occasione per confrontarci direttamente con le persone e spiegare le nostre ragioni”, ha concluso il portavoce.

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