Continuano le aspre polemiche sul tracciato della pista ciclabile di via Nizza nel tratto che va da piazza Carducci a Via Nizza.

Dopo lo striscione apparso sul cantiere che recitava testualmente “questa ciclabile è una cagata pazzesca”, i residenti e i commercianti hanno iniziato a muoversi contro quello che per molti è un progetto sbagliato. Che congestiona il traffico e che non facilita sicuramente il commercio in quel tratto di strada.

Ciclabile di via Nizza, la Petizione

A tal proposito è partita ieri una petizione, di commercianti e residenti di zona Nizza Millefonti, da presentare al consiglio comunale di Torino. Viene chiesta una revisione del progetto con l’individuazione di un percorso alternativo. “L’attuale struttura – spiegano i commercianti – penalizza fortemente i commercianti per il grave danno economico subito. E che stanno subendo le attività produttive che insistono lungo questo tracciato”.

Anche i residenti sono sul piede di guerra sostenendo che “la riduzione della carreggiata ha peggiorato la viabilità e creato grossi problemi alla sosta delle auto. Che da queste parti non è certo una passeggiata”.

Sul gruppo Facebook del comitato di quartiere “Comitato commercianti Via Nizza San Salvario Millefonti Bengasi“, viene annunciata in un lungo post la raccolta firme: “E’ partita la raccolta delle firme, a sostegno dell’iniziativa popolare da presentare al Consiglio Comunale di Torino, dove i commercianti e i cittadini chiedono la revisione del progetto della pista ciclabile in Via Nizza, da Piazza Carducci a Via Biglieri, con l’individuazione di un percorso alternativo, certamente meno congestionato per traffico, semafori e incroci, in quanto l’attuale infrastruttura penalizza fortemente i commercianti per il grave danno economico subito alle proprie attività produttive/commerciali che insistono lungo questo tracciato e di tutti i cittadini che abitano o lavorano nella zona”.

Lo sfogo sui social

Il post è chiaramente critico verso la pista ciclabile così come è concepita. Elenca tutti i vari problemi che porta ai commercianti già particolarmente in crisi per via della pandemia. “La riduzione della carreggiata – continua il post – ha peggiorato la viabilità e la sosta delle auto. Disincentivando infatti chi, per acquisti, vorrebbe fermarsi in questo tratto della via Nizza. Provocando di conseguenza un drastico peggioramento dei tempi di percorrenza delle auto a seguito dei rallentamenti e code , con una ricaduta negativa anche dal punto di vista ambientale.
Criticità importanti si riscontrano anche nelle operazioni di consegne/carico-scarico delle merci , e nella sicurezza del tracciato che espone ad elevati rischi sia i ciclisti che i pedoni.
La scelta della pista ciclabile di Via Nizza è sbagliata, non soltanto per il tracciato ma per la soluzione adottata ed i problemi che conseguentemente si creeranno”.

La giunta dovrebbe parlare coi cittadini e non decidere da sola

Un’ulteriore critica viene mossa all’amministrazione comunale, incapace di muoversi in concertazione con residenti e commercianti. “Non solo è venuto a mancare un metodo di concertazione in grado di coinvolgere la popolazione residente e le realtà economiche interessate, ma sono emerse diverse criticità. Per questo motivo abbiamo avviato una petizione popolare da presentare al Consiglio comunale , dove chiediamo la revisione del tracciato.

Il requisito necessario e quello delle 600 firme, anche se l’obiettivo è quello di arrivare a raccoglierne di più. In modo da sensibilizzare e di sollecitare questa Amministrazione Comunale ad effettuare gli opportuni interventi per la revisione del progetto”.

Il post è firmato da Vitale Pinelli in qualità di primo firmatario della petizione. Di seguito i punti dove andare a firmare la petizione:

• Ricevitoria del lotto, via Nizza 231/C

• Edicola riviste giornali, via Nizza 231

• Tabacchi, via Nizza 211

• Bar il Coguaro, via Nizza 211/E

• Panetteria “Il buon pane”, via Nizza 205

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