Dopo quasi un anno, ormai, molti di noi hanno imparato a convivere con restrizioni e coprifuoco, ma non si tratta solamente di questo. Infatti migliaia di commercianti e ristoratori hanno dovuto chiudere la propria attività come dimostrano i recenti dati raccolti da Confimprese EY. Che evidenziano un calo molto preoccupante rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso con una percentuale del -64,9%.

In Piemonte, come in tutto il nordovest, si supera di gran lunga la media nazionale, con il -73,8%. La spiegazione di dati così catastrofici è che regioni come Lombardia (-73,4%), Valle d’Aosta (-72,5%) e Liguria (-59,1%, quest’ultima si è “salvata” grazie al poco turismo di quest’estate) sono state a lungo zona rossa e dunque hanno accusato maggiormente il colpo.

Nello specifico, Torino è la quinta città italiana ad aver fatto peggio dietro a Brescia, Genova, Firenze e Reggio Emilia, con il -66,9%.

Il tracollo del commercio e la crescita degli e-commerce

I settori più colpiti sono l’abbigliamento che ha avuto un tracollo del -71,1% e la ristorazione con il -65%.
Durante questo periodo però c’è un settore che ha fatto un balzo in avanti di quasi il +95%, vale a dire l’e-commerce, anche se le controversie sono molte, come ad esempio Amazon che paga 11 milioni di tasse a fronte di 4,5 miliardi di fatturato, solamente in Italia.
Si fa strada quindi il malumore, secondo cui questo governo fa il prepotente con i piccoli commercianti facendogli pagare più del 50% di tasse, mentre con i colossi è più di manica larga tassandoli a meno del 5%.

L’emergenza sanitaria esiste, dunque è giusto usare delle precauzioni, ma lo Stato dovrebbe perlomeno assistere economicamente tutte le attività in crisi. Una crisi che non è per loro demerito, ma per via del Covid-19. Basta pensare che fino ad ora, chi ha un’attività, ha dovuto acquistare di tasca propria tutti gli strumenti per abbassare il contagio. Dal plexiglass al gel e via dicendo. E nonostante questo sono stati chiusi a lungo.

Siamo vicini alla fine dell’anno e si spera cominci bene il prossimo, ma vedendo questi dati non migliorerà.

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