Marco Liccione, leader delle proteste di Torino contro il green pass, non chiede scusa alla comunità ebraica per l’ormai famoso post su Facebook. Dove, ricordiamo, aveva paragonato l’adozione del super Green pass al “ghetto usato per gli ebrei”. Raffigurando una famiglia ebraica con la stella di david sul petto.
“Non chiedo scusa a nessuno” dice Liccione rispondendo all’assessore regionale Fabrizio Ricca che gli aveva chiesto un passo indietro rispetto alle sue dichiarazioni social. “E non accetto lezioni da Ricca. Lui, Matteo Salvini e tutta la Lega – rincara Liccione – dovrebbero domandare invece perdono agli italiani per aver approvato il Green Pass. Contestato da buona parte dei nostri connazionali e dai loro elettori”.
Dario Disegni, presidente della comunità ebraica torinese, aveva bollato il post come “una farneticante provocazione”.
Liccione però chiede il confronto con Disegni: “Sono disponibile a incontrare il presidente della Comunità ebraica di Torino, Dario Disegni. Per un chiarimento in merito alla cattiva interpretazione, da parte sua, della mia iniziativa di ieri a Torino”.
Vedremo come andrà a finire.
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