(Adnkronos) – “La Sindrome metabolica cardiaca renale (CKM), condizione che descrive la stretta correlazione e sovrapposizione tra malattia cardiaca, malattia renale, diabete di tipo 2 e obesità, necessita di un approccio diverso. Per questa sindrome ‘cardionefrometabolica’ stiamo studiando il modo per utilizzare al meglio la tecnologia al servizio del paziente. Parliamo di pazienti in un primo momento in sovrappeso e con obesità, che rappresentano il 12% della popolazione generale per arrivare a quella quota che ha tutte le complicanze periferiche vascolari, in particolare renali e cardiache”. Lo ha detto all’Adnkronos Salute Annamaria Colao, membro del Consiglio direttivo della Fism e past-president della Società italiana endocrinologia, in occasione del '40esimo anniversario della Federazione italiana società medico scientifiche – Verso gli Stati Generali Fism', a Roma.  “Intorno a questa condizione complessa devono giocare molti specialisti diversi – spiega Colao – L'utilizzo delle tecnologie rende possibile per ogni singolo paziente la presenza di più specialisti. In assenza di un ausilio tecnologico oggi non sarebbe possibile dare ad ogni paziente la visione collegiale di più anime, di più culture, di più esperienze. Quindi si deve cominciare, si deve partire da qui per il cambiamento”. “Dobbiamo riuscire a utilizzare le nuove tecnologie anche con l'ausilio della Intelligenza artificiale, quindi della possibilità di ridurre gli errori di interpretazione, attraverso l'Ia, per rendere sostenibile un sistema di cura di una popolazione che sta diventando più anziana, di conseguenza più complessa, con più comorbidità e quindi con sempre maggiore richiesta di attenzione di una visita più specialistica” conclude. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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