(Adnkronos) – Un grande evento può cambiare il volto di un Paese: economia, tessuto sociale, arricchimento culturale, reputazione e riconoscibilità a livello internazionale. Da un lato la rilevanza economica dei grandi eventi risiede nella loro capacità di attrarre investimenti, stimolare il turismo, incrementare la visibilità delle marche coinvolte e generare significativi flussi di ricavi diretti e indiretti, dall’altro, la loro rilevanza culturale risiede nella capacità di riattivare il tessuto sociale e rinvigorire la storia e la cultura comune del luogo ospitante. Sono queste le premesse che hanno dato vita – oggi a Roma – al dibattito in occasione della presentazione del nuovo numero del The Corporate Communication Magazine edito dall’International Corporate Communication Hub (www.icch.it), il primo Osservatorio internazionale sulla comunicazione corporate e istituzionale composto da un Comitato scientifico e da un Comitato accademico coordinato dall’Università Iulm. Un appuntamento – riporta una nota – che ha riunito rappresentanti delle istituzioni e del mondo manageriale favorendo il dialogo tra diversi settori tutti legati dal filo rosso dei grandi eventi: culturali, religiosi, sportivi, catalizzatori di risorse economiche anche grazie anche all’aumento del turismo verso il Paese.  Dopo l'apertura dei lavori a cura di Pierangelo Fabiano, Segretario generale Icch, e Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Comune di Roma, l'avvio del dibattito a cui hanno partecipato Padre Enzo Fortunato, direttore della comunicazione della Basilica di San Pietro e coordinatore della Giornata mondiale dei bambini; Costanza Tarola, Head of Brand, Adv and Internal Communication Enel; Alessandra Priante, presidente Enit; Beniamino Quintieri, presidente Istituto per il Credito Sportivo; Stefania Romenti, coordinatrice Comitato accademico, ICCH e professore ordinario di comunicazione strategica e sostenibilità, Università Iulm; Federico Silvestri, Amministratore delegato 24 Ore Eventi.  "I grandi eventi hanno il potere di trasformare il volto di un Paese influendo positivamente su molti aspetti, dall’economia alla reputazione e alla percezione dell’Italia nel mondo e apportando grandi benefici per i diversi attori della società, dalle aziende ai cittadini – ha detto Fabiano – Questi appuntamenti di rilevanza internazionale – pensiamo al Giubileo 2025 o a Milano Cortina 2026 – rappresentano una straordinaria sfida e opportunità di visibilità per il Paese sotto diversi punti di vista. Hanno ricadute sull’economia in quanto attirano grandi investimenti volti a modernizzare e creare nuove infrastrutture; culturale, perché accrescono la partecipazione dei cittadini e il senso di appartenenza alla comunità. Infine, gli eventi sono un importante mezzo di promozione per enti e aziende che supportano tali iniziative".  "Roma nel 2024 supererà il record di 50 milioni di presenze turistiche del 2023 – ha sottolineato l'assessore Onorato – Le proiezioni sono chiare: nel primo quadrimestre abbiamo registrato un + 7,52% di arrivi e + 5,36% di presenze rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre l’aeroporto di Fiumicino il 21 giugno ha segnato il primato di passeggeri in transito, 169 mila in un solo giorno". Non sono numeri casuali, ha ribadito Onorato "perché il turismo è una scienza esatta. Noi grazie a una strategia legata ai grandi eventi abbiamo reso Roma più dinamica, aperta e attrattiva, offrendo ai visitatori occasioni per tornare in città più di una volta: non più soltanto per ammirare i siti archeologici e i monumenti, che sono un patrimonio inestimabile da valorizzare, ma anche per assistere ad appuntamenti di sport, musica e cultura".  Da "metà maggio – ha ricordato Onorato – abbiamo ospitato oltre 10 eventi sportivi di rilevanza internazionale, che diventeranno 15 entro i primi di luglio. Gli organizzatori ora vogliono investire nella Capitale. Grazie a questa strategia, è cresciuta anche la permanenza media dei turisti a Roma: nel 2024 rimangono 3,9 notti, di più rispetto all’anno scorso (3,7) e rispetto ai 2,5 giorni dell’era pre-Covid. I benefici per la città sono enormi, penso alle ricadute economiche per le imprese e all’occupazione stabile nel comparto turismo: è cresciuta del +2,17% sul 2023, a cui aggiungere addetti del lavoro extra, ovvero impiegati per singoli eventi di massimo tre giorni, per arrivare a un +2,50%".  Sul fronte sport, secondo Quintieri "Ospitare grandi eventi sportivi internazionali rappresenta una ricchezza economica e culturale per il Paese. Al momento l’Italia non esprime tutto il potenziale che potrebbe avere in questo settore – ha evidenziato – in quanto l’elevato grado di obsolescenza degli impianti, che hanno un’età media superiore ai 60 anni, rende necessaria una nuova stagione di riqualificazione". Le Olimpiadi di Milano Cortina 2026 "sono un’opportunità unica dato che si stima che genereranno 14 miliardi di euro d’indotto per il territorio e 2,3 miliardi di euro complessivi di impatto positivo sul Pil italiano fino al 2028. Ma è necessario vincere la sfida delle infrastrutture per poter candidare l’Italia a ospitare sempre più eventi" ha concluso.   "I grandi eventi, soprattutto nei piccoli borghi, sono un driver fondamentale per riuscire a ottenere i grandi obiettivi che sono destagionalizzare e decongestionare le grandi mete di questo bellissimo Paese che è l'Italia" ha detto Alessandra Priante, presidente di Enit. "Ovviamente devono essere gestiti al meglio ed è molto importante poterli utilizzare anche come un luogo dove sviluppare delle ottime pratiche per realizzare quella circolarità di decisioni, informazioni, dati che sono necessarie per rendere le nostre strategie veramente efficaci".  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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