Quattro indagati per una vicenda di pedofilia e baby squillo a Barriera di Milano. La pm Giulia Rizzo ha chiesto il rinvio a giudizio, dopo aver chiuso le indagini. Il centro delle orge a pagamento e degli abusi sui minorenni era un alloggio in zona, proprietà di un pedofilo 62enne. Qui l’uomo, dopo aver adescato in strada i ragazzini, li portava in casa chiedendo loro rapporto sessuali.
In cambio li pagava con pochi euro e qualche stecca di sigaretta. Una delle vittime ha testimoniato il tutto alla polizia municipale, facendo così scattare l’indagine. Lo “zio” bazzicava il quartiere in carrozzina, soprattutto i vialetti su cui si affaccia la casa. Qui attirava i sedicenni che stazionavano nel parchetto, che erano in cerca di soldi per fumare o bere e uscire con gli amici. “Se fai quello che ti dico ti regalo il motorino”, è arrivato a promettere l’uomo, che avrebbe abusato di almeno cinque di loro.
Sia vittime che carnefici
In casa il pedofilo ospitava anche altri clienti trovati sul web. Vi erano anche alcuni i ragazzi che si vendevano: le orge erano concordate su appuntamento e gestite da tre ventenni (due ragazze e un ragazzo). Il 62enne pretendeva una percentuale da loro. In questi “giochi erotici” sono finiti – secondo l’accusa – anche dei minorenni.
L’uomo di notte scriveva sulle varie chat usando cinque nickname diversi. Si presentava con l’immagine di ragazzi affascinanti per adescare le prede: “ciao ho vent’anni e sono gay: ti va di fare sesso con me?” scriveva. 3mila e 200 sono i file sequestrati sul suo pc all’uomo, che era già stato arrestato due volte in passato. Dal 2018 era pedinato e intercettato dagli agenti. Hanno così accumulato prove che possono così contestare la violenza sessuale sui minori, e lo sfruttamento della prostituzione.
Secondo la procura invece, gli altri tre indagati ventenni sono sia vittime che carnefici. Avevano iniziato a “vendersi” per una cena gratis o per entrare in discoteca: riuscivano ad avere fino a otto clienti al mese, totalizzando dai mille ai duemila euro mensili, tutti spesi nei vari locali. E così, da baby squillo inesperti sono diventati anche loro sfruttatori. Alla ricerca di altri minorenni abbagliati dal denaro facile.