Il nuovo premier Mario Draghi sarebbe pronto a eliminare il bonus cashback di Stato, una delle manovre più “populiste” del precedente governo giallo-rosso a guida Giuseppe Conte.

Il rimborso del 10 per cento per gli acquisti con moneta elettronica potrebbe essere tagliato, e il Presidente del Consiglio sarebbe già al lavoro per la modifica con il Ministero dell’Economia e la ragioneria di Stato.

Cashback di Stato, Draghi pronto a cancellarlo

L’obiettivo primario di Draghi, si sa, è stabilire l’utilizzo dei 209 miliardi di euro che l’Unione Europea ha affidato all’Italia come Recovery Fund. Nemmeno a dirlo, Draghi è molto attento a seguire a pieno le linee date dalla Ue per l’utilizzo dei fondi. Orintandosi a grossi progetti che dovrebbero durare nel tempo, piuttosto che a piccole manovre. Tra cui, appunto, non è presente il Bonus Cashback del governo Conte con la previsione di 5 miliardi di fondi.

Per le spese dal 1 gennaio, quindi, la beffa è che potrebbe non esserci nessun rimborso.

Sono, per ora, solamente notizie ufficiose. Il governo è al lavoro proprio in questi giorni per concludere l’iter di assegnazione dei fondi del Recovery Fund. E i consumatori potranno continuare a usare i pagamenti elettronici, ma senza la certezza di avere il 10% indietro.

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