È successo ieri al carcere di Ivrea.

Hanno spedito 40 grammi di hashish ad un detenuto 25enne ma la polizia penitenziaria si accorge del pacco sospetto e sequestra lo stupefacente.

Gli agenti hanno intercettato la droga all’interno di un paio di scarpe, inviate con un pacco postale da un parente di un detenuto italiano che sta scontando una pena per truffa.

A darne notizia è l’Osapp, il sindacato autonomo della polizia penitenziaria. «Da tempo denunciamo che il personale di Ivrea opera in condizioni davvero estreme a causa dell’esiguo organico – dice il segretario generale Leo Beneduci – tuttavia il personale della polizia penitenziaria, al quale va il nostro plauso, continua ad operare con forte senso di responsabilità, abnegazione e professionalità. È opportuno che l’amministrazione regionale intervenga per definire l’assegnazione di un comandante e di un direttore titolari».

Tutto questo dopo lo scandalo delle decine di telefonini introdotti illegalmente in carcere.

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