Abbiamo intervistato Ugo Mattei, professore di diritto internazionale e comparato all’Hastings College of the Law dell’Università della California a San Francisco. Qui ricopre la cattedra di Alfred and Hanna Fromm professor of international and comparative law.

È professore di diritto civile all’Università di Torino. Oltre ad essere pubblicista ed editorialista, è stato candidato a sindaco di Torino alle scorse elezioni per la lista ‘Futura per i beni comuni’. È considerato dai media mainstream il “giurista dei no Vax” per le sue posizioni di forte opposizione alle misure anti – Covid.

Perchè Ugo Mattei è contro il green pass?

“Perché lo considero uno strumento inutile e gravemente sovversivo dell’ordinamento costituzionale. Inutile perché illude che il vaccinato non sia contagioso quando in realtà lo è. Gravemente sovversivo dell’ordine Costituzionale, in
quanto utilizza un principio fondato sul ricatto che è sostanzialmente un’estorsione che lo Stato pone in essere nei confronti dei lavoratori”.

Secondo lei, in futuro, potrà essere abbattuto tutto questo in tribunale?

“Il diritto è sempre più schierato con il potere e sta perdendo sempre più la sua funzione di critica. Questa è una fase storica, stiamo assistendo a un procedimento di sostituzione del diritto con l’algoritmo. Non mi stupisco quindi che il diritto tenga molto poco in questa fase. Ad esempio, adesso si proroga in maniera molto arbitraria lo stato di emergenza ed è la prova che il diritto non funzioni più. Altrimenti la corte Costituzionale e il Presidente della Repubblica interverrebbero”.

Cosa dovrebbe fare uno che non vuole vaccinarsi e quindi non può lavorare?

“Bisogna difendersi. Il ricatto è una cosa orribile, chi potrà permettersi di non sottostare non lo farà. Chi invece non potrà permetterselo alla fine cederà. Chi non vorrà cedere, dovrà organizzarsi alternativamente. Dovranno nascere reti di solidarietà, e chi si oppone deve contemplare la possibilità di cambiare lavoro e di cambiare vita. Si tratta di disobbedienza civile. Bisogna però disobbedire attivamente”.

Cosa risponde a chi lo definisce un “no vax”?

“Io sono vaccinato e stravaccinato, l’unica cosa che non ho fatto è la terapia genica-sperimentale che spacciano per vaccino nell’interesse di Pfizer. Rispondo questo.
Appena usciranno fuori con un vaccino che si può definire tale e che non rappresenti una mistificazione come quella che è in corso, correrò a farlo”.

Lei cosa farebbe se fosse al governo?

“Al governo intanto bisogna arrivarci. Sicuramente smantellerei completamente i dispositivi dell’emergenza messi in piedi da Conte in avanti. Restituirei dignità al Parlamento, toglierei tutte queste restrizioni che sono state inserite in nome delle risoluzioni alternative delle controversie, che stanno rendendo il sistema giuridico molto debole. Utilizzerei i soldi che ci sono per interventi rapidi sul Covid, con fruizione dei tamponi a prezzi molto bassi o addirittura in maniera gratuita. Eliminerei l’obbligo vaccinale alle categorie che ne sono colpite, in quanto lo ritengo totalmente illegittimo nella fase attuale”.

Le sue posizioni, anche se lei è di sinistra, sono condivise dai movimenti della destra radicale. Cosa ne pensa?

“Penso che questa sia una fase Costituente: dividersi fra destra e sinistra vuol dire che ci si rifà al sistema attualmente costituito. In questo momento la Costituzione non c’è quindi bisogna costruire un fronte di liberazione Nazionale per ristabilire le basi fondamentali della convivenza civile che stanno saltando sotto i colpi di una élite spregiudicata. Cammino con le persone con le quali devo camminare, non conosco quali siano sinceramente le posizioni della destra radicale”.

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