Nel cortile dell’ex Pubblico Ministero della procura di Torino Antonio Rinaudo, è stato trovato un proiettile di piccolo calibro. La sua casa è sulla collina torinese, quindi difficile pensare a una casualità.

Immediate le indagini della Digos, non è il primo caso: lo scorso 3 marzo a Rinaudo era stata recapitata una busta, sempre con un proiettile, con un foglio con la scritta “ex pm memento mori”.

“Piena solidarietà ad Antonio Rinaudo e ferma condanna per il vile atto di intimidazione di cui è stato oggetto”: così Andrea Cerutti, vicepresidente della Lega in consiglio regionale “persona degna della massima stima, non soltanto in veste di magistrato, Antonio Rinaudo, purtroppo, non è nuovo a minacce di questo tipo. Confido – conclude Cerutti – che le indagini della Digos possano presto far luce su questo gravissimo fatto“.

Il magistrato si occupò, tra le altre cose, di inchieste sul terrorismo e sul movimento No Tav.
Nel 2017 in tribunale un pacco bomba a lui destinato fu bloccato dai controlli, e lo scorso anno sono stati arrestati alcuni anarchici per questa intimidazione. Gli investigatori per il momento non si sbilanciano sull’esistenza di eventuali collegamenti tra le varie circostanze, e non escludono nessuna possibilità.

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