Era il 19 luglio 1747: sulle pietraie dell’Assietta per la prima volta sventolò il Drapò, la bandiera del nostro Piemonte, il vessillo di noi bogianen agli ordini di un Bastian Contrari. Quarantamila francesi fronteggiati da settemila piemontesi agli ordini di Giovanni Battista Cacherano di Bricherasio. Le Termopili della nostra Regione, nel giorno in cui abbiamo dimostrato al mondo che la nostra è una terra nata libera, che mai si piegherà al peso delle catene dell’invasore.

“Quelle sono le parole costituenti del nostro essere piemontesi – commenta il presidente Alberto Preioni, a nome di tutti i consiglieri del gruppo della Lega a Palazzo Lascaris -, quel “Dije a Turin che da sì nojàutri i bogioma nen”, quel mostrare a tutti, amici e nemici, cosa vuol dire essere figli di questa terra. Una terra nata libera e cresciuta libera, che non ha mai sopportato le prevaricazioni di chi vuole essere invasore e trattarci come sudditi. Come Lega vediamo in quel 19 luglio di 273 anni fa la scintilla che ha ispirato una battaglia di autonomia che onora la nostra storia e quegli eroi che non hanno tremato neppure di fronte a forze soverchianti. Si dice che l’espressione “Bastian Contrari” derivi dalla figura del conte Giovanni Battista Cacherano di Bricherasio, lui che si rifiutò di ritirarsi anche se il suo esercito doveva combattere nel rapporto di quasi uno a sei contro i francesi. Ecco, anche noi leghisti potevamo ritirarci. E invece ci abbiamo creduto fino in fondo. Fino ad approvare l’istituzione di una commissione permanente sull’Autonomia che, nell’esempio dell’Assietta, continuerà a mostrare al mondo che questa è una terra nata libera. Che mai accetterà di portare le catene che altri vorranno metterle al collo: siano gli archibugieri di Luigi XV o il centralismo e lo statalismo di un governo che poco o nulla sa del nostro Piemonte. Dei suoi territori, della sua gente, della sua fiera storia”.

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