Linea dura della Città della Salute verso i sanitari No Vax: dieci di loro sono sospesi. Fra loro non ci sono medici, ma solo sanitari, infermieri e tecnici. La sospensione è stata immediata. Al ricevimento delle pec da parte dell’Asl città di Torino, sono immediatamente partite le Pec e le telefonate per comunicare ai dipendenti la sospensione.

Il direttore generale della Città della Salute comunica così le decisioni: “Non c’erano le condizioni per ipotizzare un ricollocamento. Faremo tutte le valutazioni nei prossimi giorni, la commissione è al lavoro”. Anche due nomi di infermieri non vaccinati del Mauriziano comunicati questa mattina. “Un lavoratore l’abbiamo sentito subito, il secondo è convocato via Pec per lunedì” spiega il direttore generale Maurizio Dall’Acqua. Il primo colloquio ha ha avuto esito negativo in quanto l’infermiere di sala operatoria è un convinto No Vax.

Sospesi i sanitari No Vax, il testo ricevuto

“Se lunedì non ci comunica che intende farsi vaccinare non può entrare al lavoro”, spiega il direttore, che aggiunge: “Una situazione molto spiacevole anche perché ci sono mansioni con una forte specializzazione che non sono facilmente sostituibili”. Una infermiera è sospesa al San Luigi di Orbassano. All’ospedale di Biella, dove per tutto il giorno si sono inseguite le notizie su un reparto di dialisi in cui sarebbe molto alto il numero di no vax, si assicura che il servizio è in funzione e che non ci sono al momento sospensioni.

Così il testo delle comunicazioni agli operatori non vaccinati: “Le comunichiamo che il lavoratore X è sospeso in quanto non vaccinato e che la procedura viene interrotta solo nel momento in cui il dipendente sarà in grado di dare evidenza della vaccinazione“. Il clima è teso nella sanità Piemontese.

I sindacati protestano

Il sindacato infermieri Nursing Up ha scritto ai direttori chiedendo di non prendere provvedimenti prima dell’incontro fra la direzione regionale della sanità, l’assessore alla Sanità Luigi Icardi e le organizzazioni sindacali.

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