Il primo fine settimana senza autocertificazioni e restrizioni ha portato gli amanti della montagna a prendere d’assalto l’autostrada con code ai caselli da bollino nero, le immagini delle auto incolonnate lasciavano pensare più a un esodo estivo che al traffico di un’ordinaria giornata di primavera. Brutto anche il bollettino per le nostre montagne piemontesi, numerosi gli interventi del soccorso alpino.

Il bilancio è di due morti. Il primo è uno cinquantenne di San Maurizio Canavese che stava praticando scialpinismo nella zona di Balme, quando è scivolato ed è caduto in un dirupo profondo cento metri precipitato a Punta Collerin. Il secondo è un uomo che insieme a un amico stava praticando canyoning in un torrente nel Vallone del Piantonetto. Per individuare e recuperare il corpo sono intervenuti una squadra del Soccorso alpino, i sommozzatori dei vigili del fuoco e un elicottero del 118. Il compagno si è salvato.

La giornata è stata scandita dal viavai delle eliambulanze tra le montagne e gli ospedali. Sono stati recuperati uno scialpinista precipitato da Punta Ondezana, nel territorio di Locana, due persone nel vallone del Rio Toglie (in Val di Viù) e al Santuario della Vaccherezza, vicino a Condove, con sospette fratture alle gambe, e un ragazzino morso da una vipera durante una passeggiata sul sentiero della ferrovia Decauville al lago di Malciaussia. A Caprile, nel Biellese, un gitante era scivolato ieri in un canale, nel Vallone Rio Molinaccio, ed è rimasto bloccato tutta la notte perché a causa della copertura telefonica carente ha potuto dare l’allarme solo in mattinata.

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