Lancio di sassi dal cavalcavia contro un’auto a Volvera, sono stati beccati. La polizia stradale ha identificato 5 minorenni, tutti di età compresa tra il 14 e i 16 anni. L’accusa è per i fatti dello scorso 16 novembre a Volvera (Torino), quando centrarono una Toyota Yaris con un masso di otto chili, lanciato sulla tangenziale sud di Torino da un cavalcavia all’altezza dell’uscita Torino-Pinerolo. Il conducente dell’auto è rimasto illeso, il fanale anteriore e il cofano hanno riportato i danni dovuti dal lancio del sasso.

Volvera, sassi dal cavalcavia ‘per noia’

Alla polizia stradale, che hanno lavorato in collaborazione con i carabinieri, i cinque minorenni, tutti residenti nella zona, avrebbero detto di averlo fatto per noia. Nel corso dell’indagini è emerso che il gruppo, che faceva uso di cannabis, spesso si ritrovava nelle vicinanze dei cavalcavia autostradali, che raggiungevano in bicicletta.

Lancio di sassi anche nei giorni successivi, sempre nello stesso tratto autostradale, tra le uscite di Gerbole di Volvera e None della diramazione Torino-Pinerolo della A55 tangenziale sud di Torino.
Per i cinque il rischio è un’accusa di tentato omicidio.

Il primo sasso nel 1986

I lanci di pietre contro le vetture in corsa non sono, purtroppo, un fenomeno non isolato. Il primo episodio pare risalga al 1986, in cui morì una bambina di soli due mesi e mezzo.
La vittima del ‘primo’ sasso da un cavalcavia fu Maria Jlenia Landriani il 22 aprile 1986. La tragedia lungo la provinciale Milano-Lentate. Lo stesso anno, pochi mesi dopo, un’altra pietra centrò un’auto lungo la A14, vicino a Molfetta, quella volta senza conseguenze mortali.

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