“Non solo piccoli delinquenti, ma capi mafia e assassini nella rete di indebiti percettori del Rdc scoperta dalla Dda di Torino. Tra gli indagati chi avrebbe dimenticato di dichiarare condanne per ‘ndrangheta, mogli che avrebbero omesso i dettagli del casellario giudiziale dei mariti, esponenti di due potenti clan attivi in Piemonte e, perfino, un boss pluriomicida. Tutto questo è inaccettabile ed è ormai evidente una necessaria riformulazione nell’erogazione del sussidio. La Lega propone sia delegata agli enti locali, in modo che non arrivino mai più aiuti a criminali e malviventi, ma solo a persone perbene davvero in difficoltà”.

Lo dichiarano in una nota i deputati torinesi della Lega Elena Maccanti, Alessandro Manuel Benvenuto e Gualtiero Caffaratto.

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