Germano Giaj Levra, 91 anni, assicuratore in pensione, è stato trovato agonizzante nella sua abitazione di piazza Molines. La ferita mortale alla testa apre dubbi su una dinamica tutt’altro che chiara. I tre figli, che vivevano con lui, sono stati ascoltati a lungo dai carabinieri. L’ipotesi della caduta accidentale non convince del tutto gli inquirenti.
Le circostanze del decesso
Mercoledì 14 maggio 2025. In una tranquilla palazzina nel cuore di Giaveno, in piazza Molines, si è consumata una tragedia ancora avvolta nel mistero. Germano Giaj Levra, 91 anni, è stato soccorso nel suo appartamento al secondo piano in condizioni disperate, con una grave frattura alla testa. È morto poco dopo all’ospedale di Rivoli.
La segnalazione è partita da uno dei figli, che ha chiamato i soccorsi. Tutti e tre i figli dell’uomo, che convivevano con lui, sono stati ascoltati a lungo in caserma. Nessuno risulta al momento indagato, ma gli investigatori stanno ricostruendo nei dettagli cosa sia accaduto in quelle ore.
Una caduta o qualcosa di più?
Le parole del medico legale Roberto Testi, intervenuto sul posto, lasciano aperti interrogativi. La frattura riportata dal 91enne non è compatibile, almeno a prima vista, con una semplice caduta accidentale. L’autopsia, che verrà disposta nelle prossime ore, servirà a chiarire se ci siano segni di colluttazione o altre dinamiche.
Una delle ipotesi è che la caduta sia avvenuta durante una discussione, forse con uno dei familiari. Tuttavia, nessuna pista è esclusa: dalle tensioni domestiche fino a un malore improvviso seguito da una caduta su una superficie particolarmente dura.
Un uomo noto in paese
Germano Giaj Levra non era uno sconosciuto. Ex assicuratore, conosciuto da molti residenti per la sua lunga carriera, aveva scelto di rimanere in casa con i suoi tre figli: uno panettiere, uno disoccupato e uno con problemi di salute. Una famiglia normale agli occhi dei vicini, che ora si interrogano sull’accaduto.
Nel contesto delle indagini, non si esclude che eventuali difficoltà familiari possano aver avuto un ruolo. Ma al momento, tutto è ancora avvolto da un fitto riserbo.
Giaveno, tra quiete e segreti
Il caso ha scosso profondamente la cittadina della Val Sangone. Non è comune, in un centro come Giaveno, che si apra un fascicolo d’inchiesta per una morte in casa. Eppure, nella storia del paese non mancano episodi che, dietro una facciata tranquilla, hanno nascosto drammi famigliari o verità rimaste oscure per anni.
Cosa si attende ora
L’autopsia sarà il primo tassello per chiarire il quadro. Le indagini proseguono sotto la regia del pm Davide Pretti della procura di Torino. I carabinieri stanno cercando riscontri anche tra conoscenti e vicini, per capire se ci siano segnali o racconti che possano aiutare a dare un senso a una morte che, per ora, resta sospesa tra l’incidente e qualcosa di più.